RIM, che sta per Research In Motion, nasce pochi anni or sono a Waterloo in Ontario (Canada). La società venne fondata da Mike Lazaridis e Jim Balsillie ed è prinicpalmente riconosciuta come la sviluppatrice del terminale Blackberry.
(Mike Lazaridis e Jim Balsillie)
Impressionante fu l'ascesa di questa realtà nel firmamento della tecnologia mobile. Basti pensare che i titoli di RIM furono quotati in borsa nel settembre 2006 con un valore iniziale di 26 dollari. Esattamente un anno dopo, agosto 2007, il valore delle azioni della società di Waterloo era praticamente decuplicato arrivando a toccare 236 dollari.
Il BlackBerry divenne in breve tempo il device principe di tutti i businessman, che potevano finalmente portarsi l’ufficio in tasca. Per anni è diventata un’immagine comune quella di vedere professionisti in giacca e cravatta armeggiare con i pollici sui propri terminali, così caratterizzati dalle loro tastierine QWERTY da assumerne il nome proprio in virtù della somiglianza con i frutti di bosco.
Poi, giunsero gli anni delle decisioni sbagliate, che hanno buttato al vento l'enorme vantaggio accumulato negli anni. RIM paga a caro prezzo l’enorme ritardo con la quale si è resa conto che il futuro era nei touchscreen. Il ritardo con il quale si è resa conto di quanto fosse necessario avere uno store degno di questo nome e l’enorme ritardo a sbarazzarsi dei due fondatori, che hanno abbandonato i loro ruoli dirigenziali soltanto nel gennaio 2012, sostituiti da Thorsten Heins.
Agosto 2011 è stato un mese critico, l'azienda infatti si è vista comprare azioni per un valore pari a 45 milioni di dollari da parte della societa "Yatchman". Pochi giorni dopo un'altra azienda, la Primecap, compra azioni RIM per un ammontare totale di oltre 550 milioni di dollari. Oggi Research In Motion è un'azienda palesemente in difficoltà ed è difficile predirne una lunga vita, perlomeno nell'attuale forma.
RIM rappresenta l'esempio di come il primeggiare in modo pieno in un settore, specie in settori che vivono di repentini cambiamenti e veloci innovazioni, sia a volte penalizzante. Probabilmente se negli anni del suo boom RIM avesse dovuto scontrarsi con competitor agguerriti come oggi...le cose sarebbero andate diversamente.